Tra le acque della Sicilia Occidentale, l'Area Marina Protetta Isole Egadi si impegna a tutelare la flora e la fauna tra la quale spicca la Tartaruga Marina Caretta Caretta e la Foca Monaca, famosa soprattutto sull' Isola di Marettimo. Scopri con noi questo straordinario mondo marino!
L'estate finalmente si avvicina ed ogni giorno che passa non vediamo l'ora di poterci tuffare tra le acque da sogno della nostra Sicilia.
C'è un posto più di ogni altro in quest'isola delle meraviglie dove il mare è particolarmente vivo, limpido e pulito. Parliamo dell'Area Marina Protetta Isole Egadi, istituita nel 1991 e di cui fa parte l'Arcipelago delle Egadi.
Noi di Tripnacria vogliamo parlarti di questa riserva marina, tra le sei di Sicilia: sei pronto per scoprire questo spettacolare ambiente marino?
Il mare dell'Arcipelago delle Egadi
L’Area Marina Protetta Isole Egadi è uno scrigno stracolmo di preziosi beni naturali da preservare. Dalla flora alla fauna, ogni essere vivente è qui protetto e tutelato per la sua estrema bellezza e, talvolta, rarità; è questo il caso della leggendaria Foca Monaca, specie rara in Italia ritornata a Marettimo solo da pochi anni.
Ma non solo: la Riserva marina, la più grande d’Europa e la più importante d’Italia, è emblema di biodiversità (ospita circa il 25% delle specie protette del Mediterraneo) e di salvaguardia ambientale. Infatti, oltre ad essere istituita per tutelare gli habitat e le specie di vita, essa ha l’importante compito di regolamentare la pesca e le attività in mare.
La fauna protetta
Sono molte le specie animali protette dalla riserva, dai pesci ai mammiferi.
Tra le sue acque infatti potrai trovare centinaia di specie di pesci ed animali marini come la Cernia Bruna, il Sarago, il Polmone di mare, il Polpo, l'Orata e la Tartaruga Caretta Caretta.
La splendida tartaruga marina Caretta Caretta è la specie più comune nel Mar Mediterraneo; è uno degli animali più longevi (vive oltre i 100 anni!) e la lunghezza del suo carapace può superare un metro.
I suoi principali, e forse unici, nemici? Gli squali e l'uomo.
Ma il mammifero per eccellenza della riserva non può essere che lei, la splendida Foca Monaca, conosciuta a Marettimo con il nome di Mammarino.
La Foca Monaca è facilmente riconoscibile dal suo corpo affusolato, dai folti baffi e dallo scuro pelo marrone o grigio. Questo splendido esemplare può raggiungere, pensa un po', oltre i 2 metri di lunghezza e i 250 kg di peso!
Una specie estremamente rara e quella più minacciata in tutto il mondo (si stimano solo 400 esemplari) a causa ancora una volta dell'incuria dell'uomo, della pesca illegale e dell'inquinamento.
Tuttavia una buona notizia c'è: da qualche anno la Foca Monaca sembra essere stata avvistata più volte nei dintorni di Marettimo. Tutti insieme possiamo fare in modo di salvaguardarla per non farla più sparire dai nostri mari.
Ecco alcune fondamentali regole da seguire in caso di avvistamento di Foche Monache.
Spegni i motori dell'imbarcazione se sei in mare, fai silenzio e lascia che le foche continuino la loro strada senza essere disturbate.
Allontanati lentamente se durante la tua nuotata o la tua visita alle grotte marine di Marettimo (è qui che riposano le foche) ti imbatti in una foca.
Non avvicinarti ad una foca con il suo cucciolo.
Non introdurti nei luoghi in cui la foca potrebbe riposare.
Crediamo che non sia il caso di ricordarti che sarai severamente punito dalla legge nel caso in cui tu disturbassi, catturassi o addirittura uccidessi un esemplare.
A dominare il cielo invece sono i Bellimanicchi o Uccelli delle tempeste.
L'uccello delle tempeste è protetto nel Mediterraneo ed estremamente a rischio di estinzione a causa dell'inquinamento e del turismo irresponsabile.
Il suo aspetto è simile a quello di un passero e ciò che lo contraddistingue è il suo verso unico. Un uccello dalle abitudini notturne molto particolare: non costruisce un nido, ma depone un uovo sul terreno.
Sull'isola di Marettimo due grotte ospitano due colonie di questi uccelli, grotte nelle quali vengono anche deposte le uova e cibati i pulcini di notte.
Anche in questo caso, dobbiamo fare in modo di tutelare questa specie. Seguiamo quindi queste 3 fondamentali e semplicissime regole per non disturbare le loro colonie.
Non disturbiamo le colonie nelle loro grotte
Impediamo a tutti di addentrarsi troppo nelle grotte
Non inquiniamo i mari
La flora protetta
La Riserva delle Egadi è un esplosione di colori e vita marina, 53.992 ettari di biodiversità di cui ben 12.000 ettari sono ricoperti esclusivamente da praterie di Posidonia Oceanica, una specie endemica del Mediterraneo.
Che cos'è? Il polmone del nostro mare! Questa importantissima ed indispensabile pianta marina infatti oltre a produrre ossigeno e assorbire CO2, ospita centinaia di specie di organismi e contribuisce anche a combattere l’erosione costiera sulle nostre spiagge attraverso lo spiaggiamento delle sue foglie morte.
La Posidonia si trova solo in fondali marini con temperature tra i 10 e i 28°C ed acque pulite: ciò vuol dire che se la Posidonia c'è, il mare è in gran salute!
Tra le altre specie protette troviamo anche la coloratissima Margherita di mare, la Gorgonia rossa,
lo Spirografo, l’Anemone e la Madrepora arancione.
Siamo riusciti a suscitarti interesse per questo luogo? Allora dai un'occhiata al Tour Isole Egadi nel quale è compreso!
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