Cosa vedere a Marettimo, la più bella ed incontaminata delle Isole Egadi. Escursioni Marettimo: una guida completa su cosa fare, sulle cale e sulle grotte marine.
Vuoi scoprire la più selvaggia isola del Mediterraneo? Se la risposta è sì, Tripnacria ti porterà alla scoperta di Marettimo!
Peter Pan non era matto e Bennato sembra descriverla per bene: l’isola che non c’è esiste per davvero e profuma di timo e origano selvatico!
Una delle isole siciliane più belle, Marettimo (TP) è la più lontana tra le Isole Egadi e forse proprio questa sua distanza dalla terra ferma ha fatto sì che restasse incontaminata, selvaggia e, per questo, quasi surreale! Si nasconde dalla frequente foschia, mostra timida i suoi tratti a chi cerca di scovarla da terra; passa inosservata ai turisti frettolosi che, in massa, si catapultano verso Favignana. Ma i veri viaggiatori, quelli fatti da 70% d’acqua e 30% di spirito d’avventura, l’adocchiano sin da subito ed è proprio lì che vogliono giungere, spinti dalla curiosità e catturati dal fascino che l’avvolge.
L'isola della "Sicilia autentica"
L'isola di Marettimo ti rapisce non appena giungi nei pressi del suo piccolo porto, ti cattura contro la tua volontà e difficilmente riuscirai a dimenticartene.
La sequela di case affastellate, tutte bianche con gli infissi azzurro mare, è la prima cosa che salta all'occhio e che fa quasi pensare di essere su un’isola greca.
Ma è appena la terra ti accoglie che senti il profumo di Sicilia, della Sicilia autentica, genuina e originaria che in quest’isola sembra essere più viva e concentrata che altrove. La gente che ti accoglie e ti saluta cordialmente nelle viuzze di pietra (non esistono infatti strade asfaltate né automobili), gli anziani che chiacchierano davanti alle porte delle loro abitazioni, l’odore del pane appena sfornato e del pesce appena pescato, gli antichi e umili mestieri ancora vivi, le porte spalancate in ogni casa, il mare e le montagne che pensano a proteggerti, l’aria pulita e fresca, il vocio delle donne che preparano il pranzo e un’intera isola aspra e selvaggia che aspetta di essere scoperta a passo lento.
Il centro abitato di Marettimo ricopre solo una minima parte dell’intero territorio: tutto il resto è colmo di boschi, sentieri (ottimi per trekking e mountain-bike), montagne e paesaggi selvaggi adatti solo a chi ama la natura e sentirsi interamente parte di essa.
Tutti i sentieri sono segnalati da cartelli in legno che indicano il nome del luogo e la distanza in ore.
Le grotte marine delle "Dolomiti del Mare"
Quest'isola aspra, questa granitica, alta fortezza sopra il mare d'una bellezza impareggiabile, pura come un'alba del mondo, questa roccia di caverne di luce e di smeraldo, questa terra delle acque e delle erbe, del timo, del lauro, del mirto, delle api e del miele, degli uccelli, profondamente s'incide nel cuore, nella memoria di chi va e di chi resta.
Marettimo non è solo da scoprire via terra, bensì soprattutto via mare! Le sue coste ricche di splendide scogliere e pareti rocciose dalle sembianze dolomitiche – vengono infatti denominate "le dolomiti del mare" - pullulano di grotte marine, esplorabili tramite un tour in barca.
Grotta del Cammello. Prende il nome da un rilievo roccioso su una delle sue pareti che, con l’immaginazione, ricorda la forma di un cammello. Una grotta nella quale dominano il colore intenso dell’acqua e i giochi di luce, la Grotta del Cammello è stata per molto tempo rifugio della rarissima Foca Monaca.
Grotta del Tuono. La volta rocciosa di questa imponente grotta fa riecheggiare il rumore delle onde che si infrangono potentemente all’ interno quando il mare è grosso come il bubbolìo di un tuono. Una volta dentro, è d’obbligo urlare: ”Questa è la grotta del tuono!”.
Grotta della Pipa. Prende il nome dalla sua conformazione strutturale. Prosegue all’ interno dell’isola per un centinaio di metri e si conclude in un bacino di acqua dolce.
Grotta Perciata. Ricca di stalattiti e stalagmiti, è talmente ampia da poter essere attraversata in barca, se il mare è d’accordo!
Grotta del Leone. Una piccola cavità che ricorda, con la sua forma, proprio la tana di un felino.
Grotta del Presepe. La struttura di alcune rocce al suo interno, sembrano richiamare all’ immaginazione la figura della Madonna: ecco spiegato il suo nome!
Grotta Ficaredda. Si dice che sulla sommità di questa grotta crescesse in passato un albero di fichi. Quello che colpisce una volta dentro è un forte odore, come di zolfo: questo è dovuto alla presenza dell’ “uccello della tempesta”, specie protetta, che qui nidifica. A splendere, oltre l’azzurro limpido dell’acqua, vi è anche il rosso delle meravigliose margherite di mare.
I Ruttiddi (piccole grotte). Durante il tour, tappa prediletta è quella alle piccole grotte. Adagiate su un mare cristallino, è possibile arrivare a nuoto alla Grotta degli innamorati percorrendo un tunnel di circa 40 m. Non avventuratevi in caso di mare grosso!
Grotta Bombarda. Una delle più spettacolari grotte, (senza offesa per le altre!) vi si può entrare mare permettendo. È collegata all’ esterno da un foro dal quale, quando il mare è molto agitato, entra violentemente un grande schizzo d’acqua e sbuffi d’aria che, insieme, generano un boato tale a quello di una bomba.
La regina delle calette
L'isola di Marettimo è il regno delle bellissime e suggestive cale e delle scogliere che vanno incontro ad un mare cristallino, limpido e caraibico. Se il tuo obiettivo è fare il bagno presso spiaggette di sabbia fine, quest’isola non fa affatto al caso tuo!
Praia Nacchi. Una piccola e tranquilla spiaggetta di ciottoli protetta da suggestive insenature; mai affollata e con punti in ombra.
Cala Nera. Per i più coraggiosi è possibile raggiungerla dopo una lunga camminata. Sotto il Faro di Punta Libeccio, è necessario calarsi dagli scogli e percorrere un tratto a nuoto. Ma niente paura! Si può benissimo raggiungere con meno fatica tramite barca.
Scalo Maestro. Una piccola spiaggia circondata da antichi fondali marini venuti in superficie nei pressi di Punta Troia.
Cala Manione. Dalla parte opposta alla spiaggia di Scalo Maestro, inoltrata tra gli scogli troverai Cala Manione. Il litorale è roccioso e, proprio come Scalo Maestro, è possibile raggiungerlo dopo un impegnativo percorso trekking. Se vuoi semplificare il tutto, arrivaci in barca!
Cala Bianca Marettimo. Un’altra tappa abbastanza impegnativa da raggiungere. Si tratta della più bella e suggestiva cala dell’isola caratterizzata da un mare turchese e splendido. Anche in questo caso, se non sei un esperto camminatore, opta per la barca.
Spiaggia del Rotolo. Percorrendo il sentiero che porta fuori dal centro abitato e superata la piccola Cappella del Rotolo, si giunge a questa distesa di sassi posta alla fine di un piccolo sentiero in discesa.
Escursioni Marettimo: scoprile tutte!
Ti chiedi cosa fare a Marettimo? Un sacco di escursioni, ovviamente! Sentieri avventurosi e mozzafiato ti condurranno dal piccolo centro di anime alla vasta e sublime natura selvaggia.
Trekking a Punta Troia. Puntando lo sguardo verso il nord dell’isola, il promontorio di Punta Troia con il suo castello cattura indubbiamente l’attenzione di chiunque vi si volti. Raggiungerli non è semplicissimo, ma nemmeno impossibile. All’ uscita del paese un cartello ne indica il sentiero accanto ad un altro che suggerisce la percorrenza solo ai più esperti. Il percorso trekking dura circa 1 ora e 20 m ed è caratterizzato da qualche ripida salita, discese e strapiombi ai quali prestare grande attenzione. La vista sul mare durante tutto il cammino è da togliere il fiato e l’odore del timo e del rosmarino selvatico è inebriante. Una piccola sorgente a circa metà percorso ti darà refrigerio. Una volta giunti, è d’obbligo la visita al castello di Punta Troia e il bagno nelle cale a est e ad ovest del promontorio.
Trekking a Monte Falcone. Partendo da Scalo Vecchio è possibile raggiungere la vetta più alta di tutta l’isola, Monte Falcone, che con i suoi 686 m domina sulla terra e sul mare. Il percorso non è molto impegnativo e dura circa 2 ore. Arrivati a destinazione, goditi il panorama! (Attenzione ai nuvoloni di nebbia che spesso si accumulano in vetta).
Cala Bianca. Il più lungo e difficile percorso trekking. Dura circa 2 ore e 45 m ed è piuttosto tosto! Il sentiero da intraprendere è il medesimo per giungere a Punta Troia. È solo al bivio che bisogna seguire il cartello per Cala Bianca. Il sentiero è caratterizzato da tratti in cui sotto i vostri piedi ci sarà solo un sottile lembo di terra, impegnativi e non privi di pericoli dunque stai molto attento. Non praticare il sentiero con raffiche di vento di maestrale.
MTB al Faro di Punta Libeccio. Il momento in cui è consigliato percorrere questo sentiero in MTB è senza dubbio il tardo pomeriggio, affinché una volta giunti al faro sarà possibile ammirare uno tra i più splendidi tramonti che si possano osservare. La direzione da intraprendere è a sud, superando la Cappella del Rotolo e il Cimitero. Lungo il sentiero segui le indicazioni che portano a Punta Libeccio e godetevi la vista panoramica sul mare e sul promontorio di Punta Troia che vedrete dall'alto. La fatica della strada sarà ricompensata una volta giunti al faro, l’unico dell’isola e ancora attivo. Inoltrati verso Punta Libeccio e goditi uno spettacolare tramonto.
Se vuoi anche tu vedere con i tuoi occhi l’isola che non c’è e constatare come di fatto sia l’isola che C’E’ (c’è eccome!), inseriscila nel tuo Tour Egadi e facci un salto: resterai ammaliato da questa terra semplice, ma ricca, così lontana e perfetta da sembrare fuori dal mondo.
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