Nel messinese, tra i paesi di Alcara Li Fusi, San Marco d’Alunzio e Longi, si innalzano le maestose Rocche del Crasto, le cui vette sono dominate dai meravigliosi Grifoni dei Nebrodi e da Aquile Reali che qui nidificano.
Uccelli maestosi, splendidi rapaci, Poiane, Falchi, Aquile Reali e imponenti Grifoni: sono queste le creature che dominano le vette delle bellissime Rocche del Crasto, grandi pareti rocciose di calcare dolomitico dell’era mesozoica.
Noi di Tripnacria vogliamo portarti a conoscere a tu per tu questo straordinario regno e i suoi abitanti, siamo sicuri ne resterai stupito!
L'Origine delle Rocche in breve
Sai quanti anni hanno le Rocche del Crasto? Ben 200 milioni!
Questo splendido massiccio calcareo infatti ci riporta indietro nel tempo fino al Mesozoico, quando le forze tettoniche hanno innalzato questa catena montuosa dagli abissi.
Secondo alcuni studi sulle sue vette (di 1314 metri) sarebbe sorto l'antico insediamento greco di Krastos (da Castrum, fortezza); ad oggi, invece, lassù vedrai quasi sempre volteggiare splendidi rapaci che qui nidificano: le Aquile Reali e i maestosi Grifoni dei Nebrodi.
Uno dei versanti delle Rocche del Crasto è anche noto per la presenza della bellissima Grotta del Lauro che con i suoi stalattiti e stalagmiti è proprio una meraviglia naturale da non perdere.
Regno assoluto di Grifoni e Aquile Reali
Di Grifoni ve ne erano in quantità in Sicilia, ma alla fine degli anni ’60 la mano dell’uomo ancora una volta entrò in contrasto con quella della natura: bocconi avvelenati, destinati a cani e volpi, furono ingeriti anche dai Grifoni che pian piano morirono fino a scomparire del tutto.
Tuttavia dal 1998 grazie ad un fantastico progetto di reintroduzione dei Grifoni, realizzato dall'Ente Parco dei Nebrodi con la collaborazione dell’Ente spagnolo G.R.E.F.A., questi meravigliosi esemplari sono tornati a volare e a nidificare in questa zona dei Nebrodi dove in passato si trovavano numerosi e sembrano aumentare sempre di più!
Agli inizi del 2000, diverse voliere di acclimatazione sono state costruite e posizionate per ospitare i primi nuovi arrivati provenienti dalla Spagna, piccoli di circa un anno di vita. Dopo 6 mesi di acclimatazione, i primi Grifoni sono stati liberati nel 2001.
Affinché questi rapaci una volta liberi potessero nutrirsi in zona senza allontanarsi, sono stati costruiti dei carnai, luoghi nei quali trovare cibo (scarti di macellazione e carogne) soprattutto durante i periodi di scarsezza.
Sulle selvagge Rocche del Crasto vivono e nidificano anche alcune Aquile Reali. Per monitorare ed assistere alla vita di questi splendidi rapaci è stata collocata una webcam grazie alla quale potrai vedere in diretta e con i tuoi occhi tutto ciò che accade nel nido dell'Aquila. Al momento una coppia di Aquile Reali sta aspettando la schiusa di due uova: aspettiamo maggio per la nascita degli aquilotti!
Puoi seguire la diretta dal nido cliccando QUI.
Conosciamo i Grifoni dei Nebrodi
Con un’apertura alare di 3 metri, l’altezza di circa un metro e il peso che può raggiungere gli 11 kg, i Grifoni sono considerati gli uccelli più grandi di tutta l’Europa.
Sono gli uccelli carnivori tra i più abili nel volo e nella caccia e si nutrono di anfibi, rettili e specialmente di carogne.
Il Grifone non è un predatore (privo di veri e propri artigli, non sarebbe capace di catturare animali), ma un avvoltoio. Necrofago obbligato, non si nutre di animali vivi, bensì di animali morti svolgendo così il fondamentale ruolo di spazzino ambientale, un ruolo di estrema importanza per l’ecosistema.
Ecco tutte le sue caratteristiche.
Ha tutte le peculiarità da ottimo necrofago, dal collo in su! Il lungo collo è perfetto per addentrarsi nelle viscere delle carogne, il becco tagliente è il suo strumento per lacerare la carne, la testa ed il collo sono privi di penne così da non inzupparsi di sangue durante il pasto.
Ha un’ottima vista.
È un veleggiatore. Può percorrere fino a 100 km sfruttando le correnti ascensionali
È un uccello che vive in grossi gruppi. Vive in colonie con i quali collabora per la ricerca del cibo. Ogni Grifone perlustra una zona e se trova del cibo lo rende noto agli altri con un volo particolare. È solito dormire e riposare insieme agli altri nelle pareti rocciose.
Per il Grifone non esiste la legge del più forte. Una volta trovato il cibo, non mangia per primo chi ha la meglio su un altro compagno, ma chi ne ha più bisogno.
Depone un solo uovo. In seguito all'accoppiamento con il partner (al quale resta fedele per la vita) e alla costruzione del nido su costoni di roccia, depone un uovo che dopo 52 giorni gli darà un piccolo pulcino.
Cosa aspetti? Adesso che sai tutto (o quasi) sui Grifoni, raggiungi le Rocche del Crasto e ammira anche tu i magnifici Grifoni dei Nebrodi!
VEDI ANCHE: Cosa visitare nel Parco dei Nebrodi
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Si chiamano Rocche del CASTRO, dal latino castrum che significa fortezza. İl CRASTO invece è il pecorone 😆