Chiara Proietto

19 gen 20215 min

Cosa vedere a Randazzo, il borgo magico tra la sciara nera ai piedi dell’Etna

Aggiornato il: 6 dic 2022

Ecco il più bel paese etneo, città del vino e della pietra lavica. Scopriamo insieme cosa vedere a Randazzo, borgo medievale e punto strategico anche per visitare l'Etna. Inizia il tuo viaggio!

La Basilica di Santa Maria e la Vara sullo sfondo. Fabio Illuminato Fazio

Si trova ai piedi dell’Etna, è di origini medievali ed è circondato dalla sciara nera.

Hai capito di che posto stiamo parlando? Oggi ti presentiamo il più bel paese etneo, Randazzo, che sbuca silenzioso tra il fiume Alcantara e il Vulcano.

Se siamo di parte non sappiamo dirtelo. Sappiamo solamente che, non solo visitarlo, ma anche arrivarci ha il suo fascino.

Fare il suo ingresso, soprattutto dalle strade secondarie, ci trasporta ogni volta dentro ad una fiaba: da un’entrata (dalla SS 116) la vista panoramica sul quartiere Latino e il fiume, dall’altra (da Via Nazionale) l’ingresso da un’antica porta delle mura di cinta che ci conduce al quartiere Lombardo. Un altro quartiere sta in mezzo a questi, quello dei Greci; è l’insieme di questi tre originari popoli che ha portato alla fondazione della nostra città.

Insomma, da qualsiasi parte tu abbia fatto ingresso, ecco cosa vedere a Randazzo secondo Tripnacria!

1. Gli antichi campanili

La bellezza di questo borgo è disarmante non solo per chi, come te, accorre ad apprezzarla, ma anche per chi, come noi, questo posto lo vive e lo sente ogni giorno.

Sì, perché Randazzo è un paese che si fa sentire con le orecchie e con il cuore, un paese dove ancora il tempo è importante.

Ad ogni quarto d’ora, infatti, antichi campanili sprigionano la voce soave di coloro le quali, da sempre e ancora oggi, scandiscono i minuti e le ore con scrupolosità e annunciano le feste.

Non solo.

Una storica funzione, risalente al dopoguerra, persiste ancora. Ogni giorno un richiamo di sirena si espande in tutto il borgo a delle ore ben precise: alle 8, a mezzogiorno, alle 13 e alle 17, ore che segnavano in passato l’inizio e la fine delle giornate di lavoro in campagna.

Aguzza le orecchie: ti sarà impossibile non sentirlo!

POSIZIONE GOOGLE MAP (campanile)

Campanile di San Martino a Randazzo. Elia Priolo

2. La pietra lavica

È facile capirlo: Randazzo è proprio la città della pietra lavica. Questa è costantemente presente in tutto il centro storico e sembra voler ricordare a noi abitanti da dove veniamo, essendo lei stessa parte di quell'entità naturale che qui tutti veneriamo: l’Etna, ’a Muntagna, Idda.

La via principale del centro, Via Umberto I, è un lungo tappeto di basalto lavico che si srotola dai resti delle antiche mura della parte sud della città fino alla porta nord occidentale, ancora integra. Piccoli affluenti di pietra nera arricchiscono questo fiume principale: due di questi li amiamo alla follia, Via dei Lanza e Via degli Archi.

Nel quartiere Latino, la Basilica di Santa Maria è immersa nella pietra lavica; in quello Greco, la Chiesa di San Nicola, il suo campanile e la statua-simbolo della città ne sono impregnati; in quello Lombardo, il più bel campanile di Sicilia deve forse questo appellativo proprio alla sua presenza.

Che dire, la pietra lavica qui è davvero ovunque!

POSIZIONE GOOGLE MAP (centro storico)

Via degli Archi, centro storico. Elia Priolo

3. Il Museo Archeologico Paolo Vagliasindi

Parliamo di musei: a Randazzo ne trovi due. Il primo che ti segnaliamo, il Museo Archeologico, si trova all’interno dell’antico castello normanno, dimora di Federico II, che in passato fu anche carcere. Nelle varie sale sono esposti circa 1000 reperti tra cui ceramiche greche, corinzie e ioniche, oggetti medievali d’uso quotidiano e una bellissima collezione di pupi siciliani.

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4. Il Museo di Scienze Naturali Angelo Priolo

Il secondo museo che ti presentiamo è quello di Scienze Naturali. Custodisce circa 2000 pezzi italiani ed esotici facenti parte della collezione dell’avifauna sia attuale sia estinta. Questo museo ti mostrerà anche una raccolta geologica appartenente alla nostra Sicilia: fossili, minerali, rocce, conchiglie e materiale vulcanico fanno tutti parte di queste straordinarie vetrine. La sala più suggestiva è quella che riproduce l’ambiente naturale nei pressi del torrente Rosmarino, habitat dei Grifoni. Devi proprio andarci!

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5. La Vara di Randazzo

Noi Randazzesi aspettiamo tutto l'anno il 15 agosto solo per poterla ammirare.

La famosa Vara, unica in tutta la Sicilia, è un carro votivo alto circa 20 metri che rappresenta l’Assunzione della Vergine. Fin qui niente di spettacolare se non il fatto che i protagonisti "appesi" sono bambini e ragazzi, ognuno dei quali raffigura un personaggio religioso. Vedrai sfilare la Vara tra le vie del centro storico, acclamata dagli abitanti che dai balconi lanciano caramelle e dolciumi (non sono per te, ma per i bambini!).

La Vara di Randazzo e il Campanile di S. Martino. Gaetano Scarpignato

6. La Festa Medievale

Tre giorni all’anno Randazzo ricorda le sue origini medievali, riportandoci indietro nel tempo tra fanti, giocolieri e altezze reali.

La festa rievoca la permanenza in paese di un personaggio molto importante, la regina Bianca di Navarra, alla quale è dedicato il corteo storico. Sbandieratori, arcieri, danzatori popolani, cortigiane e soldati, sono tutti perfettamente rappresentati in questo magnifico ritorno al medioevo.

7. I Parchi naturali

Il nostro bel borgo è circondato da tre parchi naturali: il Parco dell’Etna, il Parco dei Nebrodi e il Parco fluviale dell’Alcantara.

Questi tre immensi polmoni verdi ti daranno la possibilità di praticare moltissime escursioni: trekking, biking, tour in quad e a cavallo, tutte a stretto contatto con la natura.

Tra quelle più belle che partono dai pressi di Randazzo, ti consigliamo queste:

Ultima chicca da non perdere sono le grotte dell'Etna. Le più vicine a Randazzo sono due.

  • La Grotta del gelo. La più famosa in assoluto sull'Etna, è nota per ospitare al suo interno un ghiacciaio perenne. All'interno di questa galleria di scorrimento lavico, la temperatura non sale mai sopra lo zero. Ecco spiegato il suo nome.

  • La Grotta dei Lamponi. La più lunga galleria dell’Etna (più di 700 m) che deve il suo nome alla presenza di cespugli di lamponi davanti ad una delle sue entrate.

Puoi visitare le grotte dell'Etna partecipando ad un'escursione trekking proposta da The Island of Wonders. Dai un'occhiata!

TUTTE LE INFO: https://www.tiowo.com/etna-trekking-caves

Sentiero dell'Etna. Chiara Proietto

8. Le cantine dell'Etna

Città medievale, città della pietra lavica, ma anche città del vino! Eh si, Randazzo ce le ha proprio tutte: il vino che nasce dai suoi vigneti, è infatti tra i più pregiati del territorio, grazie al terreno fertile dovuto alla presenza del vulcano.

Se vuoi constatarlo con le tue papille, fai un giro per le numerosissime cantine dell'Etna presenti nei dintorni!

9. La littorina

Eccola qui la nostra cara littorina.

Con i suoi tratti da vecchia signora e la voce di chi un tempo ebbe grande successo, questa, oltre che ad abbracciare in un’unica stretta i vari comuni etnei, funge anche da mezzo di trasporto per l’iniziativa turistica Il Treno dei Vini dell’Etna.

Percorrendo le pendici del vulcano, questi piccoli vagoni (e un wine bus), infatti, ti faranno viaggiare verso le più importanti cantine del circondario.

POSIZIONE GOOGLE MAP

La littorina e l'Etna sullo sfondo

10. La buona cucina

Randazzo è anche un ottimo borgo dove puoi ritrovare i piaceri della tavola; sono moltissimi, infatti, i ristoranti e le trattorie che sapranno soddisfare le tue voglie! Nella guida al mangiare bene in Sicilia, ti abbiamo segnalato due tra i migliori ristoranti a Randazzo: la Trattoria San Giorgio e Il Drago, in pieno centro storico, e l'Agriturismo Etna Quota Mille, affacciato sulla sciara e l'Etna. Adesso hai solo l'imbarazzo della scelta!

Siamo riusciti a suscitarti interesse su questo luogo? Allora dai un’occhiata al Weekend in cantina Etna-Alcantara in cui è compreso!


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